Scopazzi del melo: aggiornamento del Piano di azione provinciale per il contrasto dell'organismo nocivo "Candidatus Phytoplasma mali"

Gli scopazzi del melo sono una fitopatia causata dall’organismo nocivo Candidatus Phytoplasma mali (Ca. P. mali) che interessa la coltivazione del melo in Trentino su cui la Giunta provinciale ha ritenuto necessario
mantenere alta l’attenzione irrigidendo le misure fitosanitarie previste per contrastarne la diffusione.
Data:

16/10/2025

Tempo di lettura:

5 min

Descrizione

Il fitoplasma “Ca. P. mali” è un batterio privo di parete cellulare, in grado di sopravvivere soltanto all’interno della pianta ospite o degli insetti vettori. Una volta insediato nei vasi floematici, il patogeno si moltiplica e progressivamente colonizza l’intera pianta, comprese le radici, in un arco temporale variabile e influenzato da fattori non ancora del tutto chiariti. Durante il riposo vegetativo il fitoplasma rimane confinato nelle radici, poiché il floema perde temporaneamente funzionalità nella parte epigea; con la ripresa vegetativa ritorna invece a diffondersi nei tessuti aerei.

L’infezione provoca un’alterazione significativa del flusso floematico, compromettendo la crescita vegetativa e la qualità della produzione frutticola, con perdite di resa dal 50 al 90% che si sommano ai costi per la sostituzione delle piante infette e per la difesa fitosanitaria.

La diffusione del fitoplasma da una pianta all’altra può avvenire tramite: insetti vettori, anastomosi radicale, innesto. Non si trasmette invece attraverso gli strumenti di potatura (forbici, seghetti) né tramite ferite meccaniche.

La manifestazione dei sintomi degli scopazzi può essere più o meno evidente a seconda di molti fattori che ancora non sono ben noti. E’ possibile che la pianta non manifesti nessun sintomo pur essendo infetta dal fitoplasma; in questo caso si parla di infezione latente. Queste piante sono potenzialmente pericolose in quanto sono fonte di inoculo per gli insetti vettori e le piante sane, ma non possono essere riconosciute nemmeno da un accurato controllo visivo. E’ quindi importante saper individuare almeno le piante che manifestano i sintomi. I sintomi della malattia possono interessare l'intera pianta o solo una parte di essa, comunque si deve considerare tutta la pianta come malata.

Poiché non vi sono trattamenti curativi, le uniche misure per prevenire la diffusione del patogeno sono una combinazione di misure previste dalla Delibera n° 1442 del 26/9/2025.

Il nuovo Piano si propone di:

1) aumentare la sensibilizzazione e il livello di consapevolezza sulla gravità della fitopatologia tra tutti i detentori di meleti o piante di melo (compreso il privato cittadino) attraverso una capillare campagna informativa;

2) indirizzare la sorveglianza su un campione maggiormente rappresentativo del territorio;

3) rafforzare e velocizzare le azioni da mettere in atto nel caso di mancata esecuzione delle prescrizioni fitosanitarie impartite dal Servizio Fitosanitario Provinciale (di seguito SFP).

Il raggiungimento di detti obiettivi prevede il coinvolgimento non solo dei principali stakeholders ma anche di tutti i cittadini.

A cura di

Area Segreteria e Affari Generali

Gestisce il funzionamento generale dell'apparato amministrativo dell'Ente. Comprende l'Ufficio informatica e la custodia forestale.

Ulteriori informazioni

Data di scadenza

16/11/2025

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 16/10/2025 16:05

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